La realtà che solo noi pubblicitari (e aziende) conoscevamo, ora si sta palesando anche ai consumatori. Mi riferisco al vedere sugli scaffali dei supermercati prodotti con marchio GS, Billa, Esselunga. Noi che facciamo pubblicità sappiamo bene che spesso, non sempre ma spesso, alcuni prodotti non sono molto diversi gli uni dagli altri ma è pur vero che la differenza la fa la comunicazione. Che trova non solo un'immagine adeguata ma proprio un valore aggiunto, quel “plus” che dà al marchio la sua ragione di esistere per vendere. Attenzione, non voglio generalizzare ma c’è da dire che ormai questa politica di vendere prodotti "a marchio del supermercato" va a scapito di altri marchi. E poi? E poi arriva l'Esselunga, che incrementa ancor di più le sue vendite con azioni mirate su prodotti di punta..all’interno del punto vendita: d’altra parte l'Esselunga se lo può permettere, vende in casa emh...gioca in casa – scusate la scivolata ma i floor stikers non sono più quelli di una volta - No comment. Grazie. “NON È VERO MA CI CREDO”
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